Perché Paul Gauguin ha dipinto un Cristo Giallo? Analisi della storia e del significato dell’opera

di Laura Corchia

Il “Cristo giallo” è una delle opere più enigmatiche di Paul Gauguin. Ma perché l’artista scelse di dare alla figura questo colore? Scopriamolo insieme. 

Paul Gauguin dipinse il Cristo Giallo nel 1889, durante il suo secondo soggiorno in Bretagna. Attratto dall’ambiente puro ed incontaminato diPont-Aven, il pittore si confrontò con un tema molto caro agli artisti di tutte le epoche: la Crocifissione di Gesù.

Decise di farlo ambientando la scena nel paesaggio bretone e dipingendo, come egli stesso ebbe a dire, un “Cristo pietoso e selvaggio […] imbrattato di giallo” sullo sfondo di “una campagna affogata nel giallo”.


Descrizione dell’opera

Cristo è lì, al centro della scena. Il suo corpo, dall’anatomia innaturale, è giallo. Ha gli occhi chiusi, il capo reclinato e nel suo volto possiamo riconoscere le fattezze dello stesso Gauguin. I piedi, sovrapposti l’uno all’altro, poggiano sulla mensola di una croce costruita utilizzando due semplici assi di legno. Alle sue spalle, campi gialli e alberi arancioni: il grano maturo contrapposto alle chiome tipiche di un autunno ormai inoltrato. Sullo sfondo, poche case e un muretto che una figura sta scavalcando. Il Cristo giallo è vegliato da alcune donne bretoni, con i loro costumi tradizionali e le caratteristiche cuffie bianche. Un cielo grigio solcato da nubi indica l’ora del tramonto.

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Perché il Corpo di Cristo è giallo?

Per la realizzazione del Cristo giallo, Paul Gauguin si è ispirò ad un Crocifisso ligneo di epoca-tardomedievale che aveva visto nella cappella di Trémalo, un paesino poco distante da Pont-Aven. Scegliendo di dare all’incarnato il colore giallo, il pittore volle simboleggiare il dolore umano. Anche i campi di grano hanno un chiaro significato religioso, essendo questa pianta un dono di Dio, simbolo del lavoro e della fatica dell’uomo. Il suo ciclo di vita, inoltre, è paragonato al ciclo di vita del Cristiano e Gauguin, con la sua opera, intese partecipare cristianamente al sacrificio e al lavoro compiuto dai contadini.

Analisi della tecnica e dello stile

Il Cristo giallo di Paul Gauguin testimonia la piena adesione dell’artista al movimento del Post-Impressionismo. Inoltre, il ricorso a colori innaturali e simbolici lo colloca, a pieno diritto, tra i primi pittori simbolisti. Dal punto di vista tecnico, Gauguin ricorse al cloisonnisme (compartimentismo, divisione in compartimenti), ossia l’uso di racchiudere le campiture cromatiche entro contorni netti e scuri, introdotto da  Émile Bernard e Louis Anquetin e derivato, a sua volta, dalla tecnica delle antiche vetrate medievali. Sebbene Gauguin non ricorse alla prospettiva geometrica per disegnare lo spazio, un accenno alla profondità è evidente nella disposizione spaziale delle contadine e nelle dimensioni molto ridotte delle tre figure ai margini del muretto.

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Nello stesso anno, Paul Gauguin eseguì anche Il Cristo Verde ispirandosi, ancora una volta, ai tradizionali calvari collocati nelle piazze e nei cimiteri annessi alle chiese.

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