La ciliegia nei dipinti: che cosa rappresenta?

Di Laura Corchia

La pianta del ciliegio venne portata in Italia da Lucullo, nel I secolo a.C. La bellezza e la dolcezza di questo frutto hanno ispirato gli artisti di tutti i tempi e una delle sue prime raffigurazioni si ritrova nella casa del Gran portale a Ercolano.

Il suo colore rosso rimanda al sangue versato da Cristo sulla croce. Per questo motivo, alcune ciliege possono apparire sulla tavola dell’Ultima Cena o della Cena in Emmaus. Con lo stesso significato, questi frutti si ritrovano nei dipinti che hanno per soggetto la Madonna con Gesù Bambino.

Tra il 1516 e il 1518, Tiziano dipinse una Madonna delle ciliege che si trovava nelle collezioni dell’arciduca Leopoldo Guglielmo. Alla metà dell’Ottocento, il dipinto, originariamente su tela, fu trasportato su tavola. In occasione del restauro, si scoprì un disegno sottostante che rivelò diverse variazioni in corso d’opera. Sullo sfondo è dipinto una tenda rossa damascata che fa da filtro tra le figure e un sereno cielo azzurro. La Vergine è accompagnata dai santi Giuseppe e Zaccaria. In primo piano, Gesù si dimena su un parapetto offrendo ciliege alla madre, mentre San Giovannino è ritratto di profilo.

Leggi anche  La conchiglia nell'arte e nella storia del mondo
Tiziano, Madonna delle ciliege, 1516-18, Olio su tela trasportata su tavola, Vienna, Kunsthistorisches Museum.
Tiziano, Madonna delle ciliege, 1516-18, Olio su tela trasportata su tavola, Vienna, Kunsthistorisches Museum.

Questo frutto è l’attributo di Gerardo Tintore, patrono di Monza, noto come “il santo delle ciliege”. Secondo la leggenda, una sera di inverno egli si recò nel Duomo per recitare le sue solite preghiere, manifestando l’intenzione di voler rimanere tutta la notte. Per convincere i chierici, il Santo promise che l’indomani avrebbe fatto dono di un cestello di ciliege. I custodi acconsentirono e il giorno successivo Gerardo si presentò con il dono promesso.

La ciliegia si ritrova anche nell’iconografia della Fuga in Egitto, al posto dell’albero di palma. Ne è un esempio il Riposo durante la fuga in Egitto dipinto da Federico Barocci tra il 1570 e il 1575. Il pittore raffigura un ciliegio o perché la palma era a lui sconosciuta, oppure perché, più plausibilmente, intendeva alludere alla futura Passione di Gesù.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ti è piaciuta? Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere tanti contenuti in esclusiva!

Lascia un commento