René Magritte, la poesia dell’ignoto. La opere dell’artista suggestivo video

René Magritte, il narratore dell’ignoto. Nato a Lessines nel 1898, è stato uno dei grandi protagonisti del Surrealismo. Noto con il soprannome le sabouteur tranqueille, Magritte spinge l’osservatore a guardare il mondo con occhi diversi, a scardinare la realtà, a scavare sotto la superficie delle cose. Liberato dai propri schemi mentali, scopre l’insolito nel solito, lo straordinario nell’ordinario. L’artista, prima di morire, disse di sé: “Non credo di essere un pittore nella piena accezione. Se, quand’ero giovane, la pittura era un grande piacere, in certi momenti non ero insensibile a un sentimento spontaneo che mi sorprendeva, precisamente quello di esistere senza conoscere la ragione del vivere e del morire. E’ questo sentimento che mi ha indotto a rompere con interessi – del resto assai poco precisi- d’ordine puramente estetico. Per esempio, mi accadeva di smettere all’improvviso di dipingere per essere stupito di essere, di avere un modello vivente davanti a me e di sentire che vedere la vita aveva un’importanza ben maggiore che dedicarsi ai piaceri dell’avanguardia. Nel 1925, stanco di quei piaceri, ho pensato che poco importava trovare un nuovo modo di dipingere ma che per me si trattava piuttosto di ciò che bisogna dipingere, di sapere perché il mistero sia messo in questione”.

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