“Ho sognato di volare”: una poesia di Dacia Maraini

 

Ho sognato di volare
tante volte in una
una volta in tante,
leggera sopra i tetti
con un sospiro di gioia nera
posandomi sui cornicioni
seduta in bilico su un comignolo
quanto quanto quanto
ho camminato sulle vie
ariose dell’orizzonte
fra nuvole salate e raggi di sole
un gabbiano dal becco aguzzo
un passero dalle piume amare
erano le sole compagnie
di una coscienza addormentata
vorrei sapere volare
ancora in sogno e ancora,
come una rondine,
da una tegola all’altra
e poi sputare sulle teste
dei passanti e ridere
della loro sorpresa, piove?
O sono lagrime di un dio ammalato?
volo ancora, ma nelle tregue del sonno
il piede non più leggero
scivola via, una mano si aggrappa
alla grondaia che scappa
vorrei volando volare
e riempire di allegrie
le spine del buio»

Dacia Maraini, “ho sognato di volare”, da “Notti e sogni”, in “Se amando troppo – Poesie”, Rizzoli, Piccola Biblioteca LA SCALA, 1998

 

Leggi anche  Dosso Dossi "Giove dipinge farfalle". Qual è il significato dell'opera?

Lascia un commento