“Elevazione”: una splendida poesia di Charles Baudelaire

Gustave Courbet, L'immensité, 1869
Gustave Courbet, L’immensité, 1869

Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli,
delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari,
oltre il sole e l’etere, al di là dei confini delle sfere stellate,
anima mia tu ti muovi con agilità,
e, come un bravo nuotatore che fende l’ onda,
tu solchi gaiamente, l’immensità profonda
con indicibile e maschia voluttà.
Via da questi miasmi putridi,
va’ a purificarti nell’aria superiore,
e bevi come un puro e divin liquore
il fuoco chiaro che riempie i limpidi spazi.
Alle spalle le noie e i molti dispiaceri
che gravano col loro peso sulla grigia esistenza
felice chi può con un colpo d’ala vigoroso
slanciarsi verso campi luminosi e sereni;
colui i cui pensieri, come allodole,
verso i cieli al mattino spiccano un volo che plana sulla vita.
E comprende senza sforzo
il linguaggio dei fiori e delle cose mute.
(C. Baudelaire, Elevazione, 1857)

Leggi anche  "Io ti vorrei bastare": la dolcissima poesia di Erri De Luca