Un autoritratto di Caravaggio nascosto nella brocca di ‘Bacco’

di Laura Corchia

Poco più di una sagoma. Un personaggio maschile in posizione eretta con un braccio sporgente in avanti. Del volto sono chiaramente distinguibili i lineamenti, soprattutto naso e occhi. Grazie all’aiuto della tecnologia, gli esperti hanno potuto scovare un autoritratto di Caravaggio celato nella brocca del celebre “Bacco”.

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La testa di questa figura e un cavalletto o una tela di scorcio sono stati individuati durante la campagna di analisi Art-Test condotta dalla professoressa Roberta Lapucci. Il team di esperti si è servito di una riflettografia multispettrale per portare alla luce quello che sembrerebbe un giovanissimo Caravaggio che crea con il pennello in mano. Il Merisi, del resto, amava molto firmare le sue opere nascondendo la sua figura tra gli oggetti o nei lineamenti degli altri personaggi.

 

Già nel 1922, durante una pulitura della tela, lo storico dell’arte Matteo Marangoni disse di aver visto, riflessa nella brocca, una testina simile al Fruttaiolo o al Bacco Borghese ricollegabile alla fisionomia dello stesso Caravaggio: “grandi orbite oculari, naso a base larga e un po’ camusa, labbra carnose e semi aperte”. 

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Secondo gli studiosi, “Si intravedono solo un casco di capelli neri, un accenno di volto, un tocco di bianco per il colletto. La zona della brocca, come risulta dall’analisi della fluorescenza UV, è interessata da estesi restauri, ma questi non si sovrappongono completamente alla figura. Quello che ha nascosto la sagoma dell’autoritratto, finora, è probabilmente una vernice data su tutte le aree scure del dipinto, durante un vecchio intervento.”

L’opera fu realizzata tra il 1596 e il 1597. La divinità pagana, circondata dai suoi attributi, si staglia su un fondo bruno. Il volto giovanile è coronato dai tralci di vite, carichi di grappoli d’uva maturi. Porge all’osservatore un calice di vino, mentre il primo piano diviene un pretesto per raffigurare una cesta di frutta con viva naturalezza.

 

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