Ci troviamo a Napoli, città intrisa di cultura millenaria e in continua trasformazione, nonostante il tessuto urbano abbia vissuto costanti cambiamenti ciò non ha spazzato via il suo passato. Napoli città costruita a strati, conserva ancora le sue fondamenta che è possibile ammirare immergendosi così nel suo passato.
Al livello soprastante, la catacomba superiore ha visto un esponente sviluppo a seguito della traslazione dei resti del Santo protettore presso le catacombe, esempio di questa espansione è la Basilica dei Vescovi, una vasta sala ipogea, scavata nel V secolo che fu dedicata alla memoria dei primi quattordici vescovi di Napoli così come testimonia l’ampio affresco (un vero e proprio catalogo figurato) che fu realizzato nella volta a botte sottratta al tufo. L’impianto decorativo fu individuato da G. A. Galante nel 1888 attraverso un fitto lavoro di ricomposizione dei frammenti ancora presenti e della lettura del “Chronicon Episcoporum Neapolitanorum” (IX secolo), più antica fonte per la storia della Chiesa di Napoli. Di questo ampio affresco oggi è visibile solo l’immagine dell’incipit, e cioè il clipeo in cui è raffigurato il vescovo Asprenas, primo vescovo della comunità napoletana. A Galante si deve anche l’intuizione dell’esistenza di un ambiente sul lato occidentale della Basilica, allora ancora inaccessibile, e che circa un secolo dopo sarebbe stato ispezionato, rivelando la splendida “Cripta dei Vescovi”. La volta del vestibolo della catacomba superiore presenta uno dei più interessanti cicli pittorici dell’arte paleocristiana, prefigurando uno dei primi momenti iconografici catechetico-didascalici del mondo cristiano. Qui sono, raffigurate le pitture più antiche (fine II sec. – III sec) che offrono, al pari di ciò che accadrà di lì a breve anche nelle catacombe romane, splendide evocazioni, simboli, e raffigurazioni bibliche ispirate all’Antico e Nuovo Testamento. Le catacombe costituiscono un fondamentale patrimonio culturale per la città e che sempre più attira gli sguardi curiosi dei visitatori, i quali assistono ad uno spettacolo unico nel suo genere.
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