Il modernismo eclettico di Alphonse Mucha

di Laura Corchia

Pannelli decorativi, cartelloni pubblicitari, manifesti teatrali, copertine per riviste, calendari, illustrazioni, ma anche mobili, piatti e sculture: quella di Alphonse Mucha è una produzione che abbraccia tutto il fare artistico.

Nato a a Ivančice (Moravia) nel 1860, Alphonse Mucha dimostrò fin dall’infanzia un forte interesse per il disegno. Trasferitosi nel 1879 a Vienna, lavorò per un’importante compagnia come scenografo, accrescendo le sue conoscenze tecniche e artistiche. Dopo un breve ritorno in Moravia e il compimento degli studi presso l”Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera, si trasferì a Parigi nel 1887, dove divenne uno dei più importanti pittori dell’Art Nouveau.

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La produzione di Mucha comprende moltissime opere. Fanno parte della sua copiosa produzione pannelli decorativi, cartelloni pubblicitari, manifesti teatrali (particolarmente importanti quelli per le recite della grande attrice Sarah Bernhardt, fra i quali la litografia per la Dame aux camelias), copertine per riviste, calendari, illustrazioni librarie e così via. Ogni immagine è condotta in maniera estremamente raffinata: una linea nitida delimita tutte le sue figure, quasi sempre femminili (forse per la maggior eleganza delle loro forme), qualunque sia la posa che esse assumono. I lavori di Mucha spesso raffigurano giovani donne in abiti dal taglio neoclassico, circondate da motivi floreali che formano cornici geometriche attorno alla figura. Il suo stile venne subito imitato, nell’arte e nella pubblicità, con esiti raramente all’altezza dell’originale.

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Mucha visse negli Stati Uniti d’America dal 1906 al 1910, quindi ritornò in Europa e si stabilì a Praga, dove curò le decorazioni del Teatro delle Belle Arti e di altri importanti palazzi della città. Quando la Cecoslovacchia, dopo la Prima guerra mondiale, ottenne l’indipendenza Mucha disegnò francobolli, banconote e altri documenti governativi per la neonata nazione.

 

Già ai tempi della sua morte, avvenuta il 14 luglio 1939, lo stile di Mucha era considerato superato e datato; tuttavia, negli anni sessanta, tornò di moda, tanto che molti famosi illustratori (come ad esempio Bob Masse), anche in tempi più recenti, riportarono in auge tutti gli elementi tipici del suo disegno, quali cornici floreali, figure geometriche e figure con abiti classici.

 

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