Giotto: viaggio nella tomba del grande maestro

Di Laura Corchia

Siamo sotto il pavimento del Duomo di Firenze. La tomba di Giotto è qui ed è stata trovata nel 1972, priva di lastra di copertura, ma con appoggiato sopra un pezzo squadrato di marmo bianco.

 

Il Vasari ricordò che il grande artista “fu sotterrato in Santa Maria del Fiore dalla banda sinistra entrando in chiesa, dove è un matton di marmo bianco per memoria di tanto uomo”.

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Il sepolcro, manomesso nel Quattrocento, conteneva pochi resti di due crani nel livello superiore e più numerose ossa appartenenti ad un solo individuo nella parte inferiore. Sono state rinvenute, inoltre, parecchie monete del Trecento. Fu accertato che il corpo inumato era di sesso maschile, con una struttura robusta e una capacità cranica del tutto superiore alla media. La morte era sopraggiunta in età avanzata. Tuttavia, il sepolcro è alla destra del Duomo, mentre il Vasari parla della “banda sinistra entrando in chiesa”.

Di una presunta tomba di Giotto si tornò a parlare nel 1981, quando venne alla luce un ulteriore sepolcro. Furono rinvenuti due scheletri, uno dei quali aveva caratteristiche riconducibili al nostro pittore. Secondo quanto riscontrato, l’uomo in questione, anziano, deve aver svolto una intensa attività con l’arto superiore destro e deve essere stato molto in piedi ed aver viaggiato molto a cavallo.

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Il volto dell’artista è stato ricostruito in gesso da Francesco Mallegni, docente di Paleontologia Umana e antropologia dell’università di Pisa. Il risultato ottenuto ha dato maggior certezza circa l’identità di quei resti mortali. La fisionomia del calco è abbastanza somigliante all’autoritratto di Giotto presente nella Cappella degli Scrovegni. Inoltre, dalle analisi delle ossa è emersa una dieta ricca di carne.

Tuttavia, c’è chi ritiene che le ossa rinvenute non appartengano al pittore. Tra gli scettici, dobbiamo annoverare il prof. Franklin K. Toker, direttore degli scavi archeologici in cattedrale dal 1969 al 1974.

Se si tratti con certezza della tomba di Giotto a noi non è dato saperlo, ma ci piace pensare che il pittore di San Francesco sia da qualche parte in quella chiesa e, magari, starà sorridendo accanto al suo Santo.

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