Dentro l’opera: “Les Poseuses” di Georges-Pierre Seurat

di Laura Corchia

Realizzato da Georges-Pierre Seurat nel 1888, Les Poseuses è un dipinto ad olio su tela di grande formato. L’opera rappresenta per l’artista l’occasione per sperimentare la tecnica del pointillisme, basata sull’applicazione di piccolissimi puntini di colore allo stato puro.

Georges_Seurat_-_Les_Poseuses

La scena si svolge nello studio del pittore. Di fronte a noi si dispongono tre figure femminili (in realtà è la stessa modella ritratta in tre differenti pose). Il nudo al centro incrocia le mani nascondendo il pube e rivolge lo sguardo nella nostra direzione. I suoi capelli bruni raccolti permettono al nostro sguardo di posarsi sulla curva dolce delle spalle. L’ovale perfetto del volto è sostenuto dal collo esile e sensuale, reso solido dalle ombre che si addensano sulla destra. Lo stesso sguardo assorto e pensoso ritorna nella figura di profilo, colta nell’atto di infilarsi una calza.  Sparsi nella stanza, i vari oggetti raffigurati conferiscono alla scena un tocco di quotidianità: le scarpette con il fiocco, gli abiti abbandonati sul pavimento, gli ombrellini parasole, il cappello, il ventaglio, il cestino posto sul fondo della parete e sormontato dal grande capolavoro intitolato Un dimanche après-midi à l’Île de la Grande Jatte, dipinto dallo stesso Seurat qualche anno prima.

Il soggetto, ispirato a quello classico delle Tre Grazie, è il frutto di un accurato studio, come è dimostrato dall’esecuzione di una versione più piccola e da altri dipinti raffiguranti modelle in posizione eretta o colte di spalle. Rispetto al dipinto in analisi, queste versioni mostrano un puntinismo meno preciso e minuto, più libero e fresco. Appare probabile che Seurat abbia eseguito il dipinto più piccolo contemporaneamente a quello più grande, per studiare e risolvere alcuni problemi legati alla tecnica.

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BIBLIOGRAFIA CONSULTATA PER LA REDAZIONE DI QUESTO ARTICOLO:

  1. Seurat, in “I classici dell’arte”, collana a cura del Corriere della Sera, Rizzoli, Skira;
  2. G. Dorfles, F. Laurocci, A. Vettese, Storia dell’Arte vol. 3 – L’Ottocento, Atlas.