Dentro l’opera: “La vita variopinta” (1907) di Wassilj Kandinskij

di Laura Corchia

“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”.
(Wassily Kandinskij)

Di questo grande dipinto ciò che colpisce a prima vista è la grande vivacità cromatica, impiegata per descrivere i mille colori dell’esistenza. Le numerose pennellate di colore puro descrivono un caleidoscopio di figure, tutte impegnate in piccoli e significativi gesti.

Vasilij Kandinskij, La vita variopinta, 1907, tempera su tela, Monaco, Lenbachhaus
Vasilij Kandinskij, La vita variopinta, 1907, tempera su tela, Monaco, Lenbachhaus

Al centro c’è un vecchio dalla folta barba bianca, fulcro dell’intera composizione. Cammina lentamente facendo leva su un bastone, mentre attorno a lui la vita varipionta suona, sorride, passeggia, si rincorre. Una madre abbraccia il suo bambino, un giovane intona delle note con un flauto, un gatto incantato assiste al concerto. A sinistra, un mendicante si rivolge ad un sacerdote ortodosso, mentre sullo sfondo si svolge una scena di combattimento. Contro un invisibile nemico si scaglia anche un mitico cavaliere con la spada sguainata, lanciato sul suo cavallo in corsa per combattere il male.

La campagna russa descritta sullo sfondo è un probabile ricordo del viaggio di studio nella provincia della Vologda compiuto dal pittore nel 1889.

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La scena è probabilmente incentrata sull’arrivo dei mercanti in un mercato, proiettata in una dimensione atemporale: tutti i personaggi che vi compaiono non hanno alcuna relazione reciproca e sono rappresentati come simboli di eterni comportamenti umani.
Il quadro fu realizzato nella prima fase del percorso artistico di Kandinskij ancora molto influenzato dell’arte popolare russa, il paesaggio è caratterizzato da colori acuti che ricordano il cromatismo.
I principali elementi del paesaggio – l’ansa del fiume, le nuvole già molto stilizzate, la città sulla montagna – ritorneranno frequentemente nella pittura di Kandiskij, ma progressivamente più semplificati e sintetizzati.

La vita variopinta della Russia del passato può essere intesa come un’allegoria della vita e della morte, con i suoi drammi e le sue gioie, il buio della guerra e la luce dell’amore.

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