Claude Theberge: un mondo di mare, fiori, uccelli e ombrelli

di Selenia De Michele

Claude Theberge  nacque il 4 Settembre 1938 in Canada e morì il 15 Maggio 2008. Principalmente noto per le sue opere pittoriche è stato un autore estramemente poliedrico: si occupò infatti anche di murales, vetrate e le sue sculture si stanno facendo sempre più protagoniste dei luoghi pubblici.

Per tutta l’infanzia seguì corsi di pittura fino alla laurea conseguita alla scuola di Belle Arti di Quebec City. Dal 1954 al 1960 visse a Parigi dove frequentò l’Ecole Nationale Superiere des Beaux Arts, la scuola nazionale di Arti decorative e la scuola del Louvre. I suoi interessi tuttavia non si limitano solo al mondo artistico. Negli anni tra il 1969 e il 1970 si dedicò agli studi di design management presso Ecole des Hautes Etudes Commerciales a Montreal. Nel 1960 tornò in Quebec e fondò un workshop dedicato all’integrazione di arte ed architettura che rimarrà aperto fino al 1968. Dopo gli studi di management realizzò un secondo workshop. Sono anni molto proficui che lo vedranno collaborare con altri artisti come Antoine Lamarche.

29_Claude ThebergeAl primo workshop risalgono la creazione di piatti da parete per la metro Papineau e Rosemont a Montreal. Nel 1966 crea un murales per la stazione della metropolitana Guy-Concorida e realizza le vetrate per la Chiesa di ST. Jean Baptiste de la Salle. Al secondo workshop risale la scultura, denominata “Un albero nel parco”,  per la stazione della metropolitana George Vanier.

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Le sue opere sono state esposte a Parigi, Londra, Berlino, Copenaghen, Madrid e Santillana, Mosca e San Pietroburgo, New York, Chicago, Vancouve, Toronto, Montreal e Quebec City ovviamente. Ciò ha giovato alla sua carriera rendendolo un artista conosciuto a livello internazionale. La sua pittura si muove tra l’astrazione e l’iperrealismo.

La sua è stata una vita sempre in movimento tra Parigi e Montreal, invitato a mostre ed esposizioni dove le sue opere erano particolarmente apprezzate. Numerosi furono anche i riconoscimenti e i premi vinti. Una vita piena di soddisfazioni e viaggi che furono interrotti a causa di una lunga malattia che lo porterà a spegnersi a 73 anni nel Maggio 2008 a Montreal.

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Molteplici sono i temi trattati in pittura. Tra i suoi preferiti risaltano gli ombrelli, il mare, gli animali (in particolar modo gatti ed uccelli), i fiori, l’amore, il tema erotico, le mongolfiere e le città.

In molti suoi dipinti compaiono gli ombrelli. Questi possono essere raffigurati sia da soli come soggetti a se stanti sia in compresenza con altri suoi temi prediletti, in combinazione con gli animali o con le persone. Accanto agli ombrelli compaiono anche le sciarpe. La fonte di ispirazione è stata la città di Montreal dove è fisicamente possibile vedere grandi ombrelloni che vengono aperti per le vie della città quando piove.

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Anche il mare è un tema ricorrente nei suoi dipinti, una passione probabilmente scaturita dal possesso di una casa a Gaspè a Cap Blanche dove poteva ammirare il Rocher Percè, un’isola rocciosa caratterizzata da un arco naturale. L’isola compare spesso nei suoi dipinti dedicati al mare. Theberge aveva inoltre espresso il suo desiderio di morire in riva al mare in quanto questo per lui significava eternità, senza fine. Purtroppo l’aggravarsi della sua malattia gli impedirono di viaggiare e di realizzare questo suo desiderio.

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Gli animali, in particolar modo gatti ed uccelli, sono un altro dei temi figurativi portanti delle sue opere. Alcuni di questi dipinti hanno un tema umoristico che nasce dalla fusione con un altro soggetto principe della sua poetica: gli ombrelli. Non è infatti infrequente trovare rappresentazioni di gatti affiancati ad ombrelli o di stormi di uccelli che volano sopra un mare di ombrelli, o ancora uccelli che portano un ombrello sotto l’ala o ne usano uno aperto a mò di barca. Ancora uccelli e gatti con sciarpe al collo, raffigurazioni che rendono tali soggetti estremamente affascinanti e dal carattere umoristico.

Accanto al mondo animale anche quello vegetale è protagonista di molte sue opere: tulipani, iris, margherite, rose a volte in compagnia di animali e persone. Una sua collezione di dipinti sul tema trasse ispirazione da modelli tratti dal sesso genitale femminile. A volte minuscole figure umane, perennemente caratterizzate da ombrelli e sciarpe vengono delicatamente appoggiate su fiori enormi dai colori sgargianti.

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L’amore, sia nella sua forma più pura che in quella erotica, compare spesso nelle sue opere. Gli amanti sono rappresentati a volte sotto l’ombrello, a volte in atteggiamenti erotici resi più leggiadri ed umoristici dalla costante presenza di un ombrello.

In molti suoi dipinti compaiono delle mongolfiere il più delle volte accompagnate dagli onnipresenti ombrelli.

Infine le città e le scene di vita urbana. Ovviamente ad essere raffigurate sono soprattutto Montreal e Quebec City ma non mancano riferimenti a Firenze, Venezia, Parigi, Londra, tutti posti che aveva avuto modo di visitare durante le espisizioni delle sue opere. All’interno di questi sfondi urbani si muovono personaggi dai colori vivaci avvolti in un turbinio di sciarpe svolazzanti.

Dai suoi dipinti emerge la personalità di un uomo che è stato in grado di vivere la sua arte e di godersi la vita. Amava il cioccolato che serviva abbondantemente ad amici e parenti. Nonostante avesse fama di seduttore ebbe una sola figlia e si sposò solo una volta. Inoltre fu protettore e mentore di numerosi giovani artisti. Purtroppo nonostante tutta la sua vitalià finì i suoi giorni in ospedale, un vero smacco per un uomo così pieno di interessi.

 

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