La Reggia di Versailles, sontuosa dimora del Re Sole

di Laura Corchia

Situata a pochi chilometri da Parigi, la Reggia di Versailles è il frutto della genialità di numerosi artisti che, a partire dal 1682, furono chiamati a corte da re Luigi XIV.

Da semplice casino di caccia, questa dimora fu trasformata in un sontuoso castello reale, destinato ad ospitare il re Sole e la sua corte, restando sede ufficiale del potere sino all’avvento della Rivoluzione Francese.

Il castello, che si articola su una superficie di ben 63.154 metri quadrati, è circondato da un parco di circa 8000 ettari che, al suo interno, comprende 93 giardini e numerosi elementi architettonici, progettati principalmente dall’architetto André Le Nôtre.

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L’elaborazione degli interni si deve invece a Charles Le Brun e a Jules Hardouin – Mansart . La Reggia comprende 364 appartamenti dislocati lungo le ali e, nel corpo centrale, si trovano le sale di ballo e di rappresentanza, gli uffici governativi e gli appartamenti reali. Tra le sale più ricche e sontuose, vi è la Galleria degli Specchi, che crea un meraviglioso gioco di riflessi grazie alle numerose finestre che fanno riflettere la luce sui corrispondenti specchi posizionati lungo la parete opposta. Pensata come luogo di passaggio, raramente fu luogo di cerimonie e ricevimenti.

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I lavori per portare a termine la sistemazione del parco e dei giardini si protrassero per più di trent’anni. Dal palazzo, ha origine l’asse centrale che, attraversando un’infinita a variegata sequenza di parterres, boschetti, canali, fontane e viali, si perde nell’orizzonte. Il sistema iconografico di Versailles ruota attorno alla simbologia del sole, il cui elemento centrale è la Fontana di Apollo posta alla base del Gran Canal.

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La simbologia solare emerge anche dalla disposizione a raggiera dei viali che, tra l’altro, permettevano in questo modo visuali più ampie. Il solenne scenario di questi spazi infiniti, destinati alle passeggiate, è interrotto dalla presenza di ameni boschetti, dove regna un’atmosfera più intima e raccolta e dove i membri della corte potevano intrattenere rapporti più confidenziali e diretti.

Il sontuoso giardino di Versailles rientra a pieno titolo nel modello di giardino barocco, simbolo di un potere che si esprime nella radicale trasformazione dell’ambiente naturale e strumento di ostentazione e magnificenza. A tale scopo, contribuivano tutti gli elementi naturali ed artificiali: i grandi specchi d’acqua che dilatavano lo spazio, le grotte, le scogliere e le rocce, le fontane e i ninfei che nascondono giochi d’acqua e sorprese destinate agli ospiti della corte.

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Magniloquente opera d’arte, la Reggia di Versailles fece da modello ad altre residenze reali europee, prima fra tutte quella voluta dai Borbone di Napoli a Caserta.

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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA CONSULTATE PER LA REDAZIONE DI QUESTO ARTICOLO:

  • Lucia Impelluso, Giardini, Orti e Labirinti, Electa;
  • http://www.treccani.it/enciclopedia/reggia-di-versailles/