“La prima comunione” del primo Picasso

di Fabio Strazzullo

“A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino”

In molti conoscono Picasso come il fondatore del Cubismo, il Picasso del periodo blu, il Picasso del periodo rosa, ma in pochi conoscono il primo Picasso, che con questa citazione spiega l’essenza del 900 come una fuga dalla cruda realtà per rifugiarsi idealisticamente nel mondo dell’infanzia e proprio l’infanzia è il tema di quest’opera.

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Nel giugno del 1895, la sua famiglia si trasferisce a Barcellona, dove Picasso prosegue gli studi artistici all’Accademia della capitale catalana. In questo ambiente, che influenzerà profondamente la sua formazione, conosce diversi artisti come Manolo, Baroja, Sabartès, Nonell, Casas, Sunyer, Soler e Casagemas. Grazie all’aiuto del padre, apre uno studio in calle de la Plata ed è di questo periodo il suddetto dipinto.

È la prima opera in assoluto esposta al pubblico da Picasso nell’aprile del 1896 all’Esposizione municipale di Barcellona. Il quadro, nello stile della coeva pittura religiosa spagnola, riscuote un certo successo e risente dell’insegnamento del suo maestro Josè Gornelo Alda, presso il quale Pablo viene introdotto per intercessione del padre.

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Come si può notare, è ritratta la sorella Lola inginocchiata davanti all’altare di una Chiesa, mentre riceve il sacramento della prima comunione con lo guardo amorevole dei genitori e di un chierichetto, che con leggero dinamismo pone un vaso di fiori sull’altare. Il suo abito, di un forte bianco acceso, contrasta con le tinte scure del resto del quadro, trovandosi così al centro della scena e dello sguardo di chi osserva. È, inoltre evidente che le figure sono raccolte precisamente in una scarsella, data la forma quadrangolare delle pareti di destra.

Si tratta di un’opera dove si denota ancora il realismo accademico del primo Picasso, che all’epoca dell’esecuzione del dipinto aveva solo 15 anni. Oggi il quadro si trova esposto al museo Picasso di Barcellona.

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