La datazione scientifica degli oggetti d’arte in legno

di Laura Corchia

Ogni opera d’arte, prima di essere messaggio artistico e sintesi dell’abilità dell’artista, è materia.

Quando si tratta di stabilire l’autenticità o di assegnarle una datazione, critici e collezionisti analizzano forme colori e stili ed effettuano delle comparazioni con opere di epoca accertata.

Grazie ai manuali diffusi ampiamente in biblioteche e librerie, i falsari possono documentarsi su tecniche, stili e materiali utilizzati in una determinata epoca e riuscire ad ingannare anche l’occhio più esperto. Tuttavia, esistono dei metodi scientifici che permettono di datare con un certo margine di sicurezza gli oggetti in legno.

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Il metodo più noto è quello del Carbonio 14 che però non è applicabile a oggetti prodotti dopo il 1650, perché dopo tale sono avvenuti dei cambiamenti nell’alta atmosfera terrestre, dove si produce questo isotopo.

Un altro metodo è quello della dendrocronologia, basata sulla distanza degli anelli di crescita degli alberi. Questa tecnica si è però dimostrata in molti casi inaffidabile perché la crescita è determinata dalle piogge e da altri fattori climatici prettamente locali.

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Del tutto nuova è invece la datazione attraverso la Spettroscopia IR, brevettata in Italia da Gottfried Matthaes. Questa nuova tecnica si basa su alcuni principi fondamentali: ogni sostanza organica è composta da molecole che vibrano in corrispondenza di determinate frequenze e, se colpite da radiazioni di frequenza appropriata, assorbono l’energia dei fotoni incidenti. Se ad esempio si sottopone ad analisi della polvere di un legno appena tagliato, la curva che si registra sullo schermo è quella di un legno giovane, appartenente a una determinata varietà di albero. Quando il legno invecchia, la parte interna si degrada più lentamente rispetto alla parte esterna. La curva spettroscopica diventa così l’impronta di un certo tipo di legno di una certa età.

 

Per quanto riguarda la spettroscopia infrarossa, la regione di crescita dell’albero non influenza la misurazione: legni della stessa specie subiscono lo stesso processo di invecchiamento in tutti i continenti, fatta eccezione per i paesi a clima tropicale, dove occorre eseguire specifici calcoli di correzione. Inoltre, la spettroscopia è in grado di rilevare le alterazioni della composizione chimica dovuti all’attacco dei tarli. Un lavaggio eseguito in laboratorio permette di eliminare le sostanze contaminati e di datare l’oggetto.

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Per effettuare la datazione spettroscopica di un’opera è necessario prelevare alcuni millimetri di polvere di legno attraverso un piccolissimo foro effettuato con un trapano. La polvere ottenuta viene mescolata con un minerale trasparente alla radiazione infrarossa. Il miscuglio viene poi compresso in modo da ottenere una pastiglia che potrà essere inserita nello spettrometro.

Il discorso si complica leggermente nel caso dei mobili, dal momento che questi manufatti vengono spesso restaurati con legni nuovi. In questo caso, è opportuno effettuale almeno due o tre prelievi da zone diverse.

Molto interessante può essere la datazione di quadri relativamente recenti (con un’età di circa 100 – 120 anni). A differenza dei dipinti antichi, dove spesso si può riscontrare la sostituzione del telaio, le opere recenti con molta probabilità conservano ancora il telaio originale. La conferma viene poi dal radiocarbonio, dal momento che esso è abbondantemente presente nell’atmosfera dopo i test atomici.

La datazione del legno trova una valida applicazione nel caso dei dipinti su tavola. Le icone sono spesso oggetto di truffe e raggiri e in media due su tre sono prodotti recenti, fabbricati e invecchiati su scala industriale. Un’icona recente si rivela spesso per l’assenza della pittura a strati che distingue un’icona originale.

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Il grande vantaggio della datazione spettroscopica consiste nel permettere un’accurata misurazione dell’età di oggetti creati dal 1650 ad oggi e nella velocità dell’esecuzione. Inoltre, i ridotti costi di questo esame lo rendono accessibile anche ai collezionisti privati e agli antiquari.

 

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